it
Economia circolare: il Parlamento Ue chiede obiettivi più stringenti

Economia circolare: il Parlamento Ue chiede obiettivi più stringenti

Eventi e ricerche

La commissione Ambiente del Parlamento Europeo ha approvato a larga maggioranza la proposta di emendamento alle quattro direttive sui rifiuti presentate dalla Commissione Europea. Come riportato dalla relatrice Simona Bonafé (Pd): «Il negoziato con gli Stati sarà una bella battaglia».

Si tratta infatti di un’importante proposta modifica di una normativa – quella sui rifiuti e sull’economia circolare – che prevede misure importanti per il riciclo dei rifiuti e il graduale abbandono dello smaltimento in discarica, e che per l’impatto che tali proposte possono avere sull’economia in generale, si sono avuti momenti di stallo, sino all’archiviazione di alcune proposte, che oggi vengono riprese.

Si riportano in sintesi i punti della proposta di modifica dell’ Euro Deputata Simona Bonafè:

  • obiettivo del 70% per il riciclo dei rifiuti urbani
  • obiettivo di riciclo dell’80% degli imballaggi entro il 2030
  • riduzione dell’interramento in discarica fino al 5%
  • obiettivi per prevenzione nella produzione di rifiuti, con l’introduzione di un target specifico sullo spreco di cibo, con un dimezzamento dello spreco entro il 2030
  • riduzione del 30% dei rifiuti che oggi inquinano i mari europei

Nel suo intervento la stessa Euro Deputata prosegue evidenziando come le maggiori criticità saranno rappresentate dalla proposta di riduzione dello smaltimento in discarica: la media Ue è al 28%, ma in diversi Paesi dell’Est Europa supera il 50%, fino al record di Malta di oltre il 90%.

In Italia la percentuale è pari al 26%, che risulta ancora alta, anche se sul fronte dell’economia circolare si segnalano virtuosismi quali ad esempio quelli della filiera del mobile che è già interamente circolare. La percentuale di rifiuti avviati a seconda vita è pari al 44% e per gli imballaggi la percentuale sale addirittura al 66%. Ci sono però filiere dove rimangono criticità: gli ultimi dati Ispra sul packaging in plastica, per esempio, mostrano che sono più i contenitori inceneriti di quelli riciclati (44% contro 41%).

Tra le misure che si auspica gli stati membri potranno mettere in campo si spera vi saranno interventi di sostegno al mercato delle materie prime secondarie, come fiscalità verde e ecobonus, oltre ad un impegno per la progettazione di imballaggi più facilmente riciclabili.

Fonte: La Stampa


Post Your Thoughts