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Un’onda di cannucce di plastica per denunciare lo stato di salute dei mari

Un’onda di cannucce di plastica per denunciare lo stato di salute dei mari

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E’ questa la ragione principale che ha spinto l’artista vietnamita Von Wong a recuperare 168 mila cannucce dalle strade del Vietnam per realizzare la colossale opera “The Parting of the Plastic Sea”, successivamente ribattezzata “The Strawpocalypse”

Costruita nell’atrio dell’Estella Place di Saigon, dove è rimasta esposta sino alla fine di marzo, l’onda di otto metri per tre è stata voluta dal suo creatore per sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale sulle gravi conseguenze sull’ecosisetma marino dell’eccessivo utilizzo della plastica, specie di quella monouso. 

Come più volte affermato dalla MacArthur Foundation Ellen nel 2050 in mare, in termini di peso, ci potrebbe essere più plastica che pesce. Il Vietnam che rappresenta solo l’1,26% della popolazione mondiale, è però responsabile per il 6% della dispersione di plastica nell’oceano.

Von Wong è stato supportato da diverse associazioni ambientaliste, come da imprese (Zero Waste Saigon, Starbucks Vietnam, Keppel Land), ma soprattutto da centinaia di volontari ambientalisti, grazie a cui sono state recuperate le cannucce utilizzate per la creazione dell’opera d’arte. L’opera è anche in lizza per il Guinness World Record, quale più grande installazione artistica realizzata con cannucce.

Fonte: La Stampa

 


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