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Il GPP a sostegno dell’economia circolare

Il GPP a sostegno dell’economia circolare

Ambiente e salute

E’ stata recentemente approvata dal Parlamento Europeo la proposta di modifica al progetto di aggiornamento alle Direttive in materia di rifiuti, discariche, imballaggi, RAEE e pile.

Ciò rappresenta un importante intervento in materia di riciclo e smaltimento di rifiuti, con significative ricadute sulle politiche economiche e finanziarie che gli stati membri dovranno adottare nei prossimi anni, quali esempio quelle che dovranno adottare per il raggiungimento degli nuovi obiettivi di riciclaggio proposto, ovvero l’innalzamento al 70% per i rifiuti solidi urbani, o quello all’80% per gli imballaggi.

In particolare si segnala l’intervento del legislatore europeo nell’ottica di promuovere ulteriormente il Green Public Procurement (GPP), ovvero l’obbligo per le pubbliche amministrazioni di riservare una percentuale dei propri acquisti a favore di quei beni che derivano dal riciclaggio dei rifiuti, in sostituzione parziale dei manufatti ottenuti dalle materie prime esauribili.

Il GPP rappresenta un importante strumento di sostegno dei principi alla base dell’economia circolare, favorendone infatti la diffusione.

Il documento proposto riporta in sintesi un elenco di utili misure per passare sempre più dal concetto di economia lineare a quello di economia circolare:

  • appalti pubblici che promuovano la produzione e il consumo sostenibili
  • misure tecniche e fiscali intese a sostegno dei prodotti riutilizzati e riciclati (anche compostati)
  • adozione delle migliori tecniche disponibili per il trattamento dei rifiuti
  • misure volte a sensibilizzare la popolazione sulla corretta gestione dei rifiuti e sulla loro riduzione (raccolta differenziata)
  • aumento progressivo della tassazione per il conferimento dei rifiuti in discarica;
  • introduzione – o aumento laddove già previsto, della tassazione sull’incenerimento;
  • incentivi economici a sostegno della prevenzione nella produzione dei rifiuti e della raccolta differenziata.

fonte: www.acquistiverdi.it


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