it
Approvato il decreto “End of Waste” di carta e cartone: un passo avanti nell’economia circolare.

Approvato il decreto “End of Waste” di carta e cartone: un passo avanti nell’economia circolare.

Legislazione

Il Ministro per l’Ambiente ha firmato il decreto End of Waste di carta e cartone, che segue in ordine di te quelli sui rifiuti da prodotti assorbenti per la persona e sulla gomma vulcanizzata granulare.

Il Regolamento attua quanto disposto dall’art. 184 ter del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152, che stabilisce che un rifiuto non può più essere considerato tale quando viene sottoposto ad un’operazione di recupero, incluso il riciclaggio e la preparazione per il riutilizzo, e soddisfi le seguenti condizioni:

  1. la sostanza o l’oggetto è comunemente utilizzato per scopi specifici;
  2. esiste un mercato o una domanda per tale sostanza od oggetto;
  3. la sostanza o l’oggetto soddisfa i requisiti tecnici per gli scopi specifici e rispetta la normativa e gli standard esistenti applicabili ai prodotti;
  4. l’utilizzo della sostanza o dell’oggetto non porterà a impatti complessivi negativi sull’ambiente o sulla salute umana.

Il decreto si articola in 7 articoli – determinano gli ambiti di applicazione, i criteri ai fini della qualifica di rifiuto, gli scopi specifici di utilizzabilità – e in 3 allegati:

  1. l’allegato 1 contiene i criteri generali ai fini della cessazione della qualifica di rifiuto, con esplicito riferimento alla norma UNI EN 643
  2. l’allegato 2 individua gli scopi specifici per cui sono utilizzabili la carta e il cartone recuperati
  3. l’allegato 3 riporta il modello della dichiarazione di conformità, che è una dichiarazione sostitutiva di notorietà, con l’anagrafica del produttore e le dichiarazioni del produttore sulle caratteristiche della carta e cartone recuperati.

In sostanza il recupero dovrà avvenire “esclusivamente in conformità” alle disposizioni contenute nella norma UNI EN 643 Carta e cartone, nel rispetto dei requisiti di qualità, ovvero dei criteri elencati nell’allegato 1, dove sono specificate anche le necessarie verifiche sui rifiuti in ingresso al “ciclo del riciclo” e sulla carta e cartone recuperati.

Il settore della Carta e cartone è trainante per l’economia circolare dell’Italia, come dimostrano i dati raccolti da Unirima, dai quali emerge che la carta raccolta in Italia nel 2018 ha raggiunto 5,3 milioni di tonnellate c.a., che crescono a 6,65 milioni di tonnellate con la carta proveniente da rese e da altre attività industriali.

Secondo i dati Comieco, il settore raggiunge il 60% di circolarità, ovvero il 60% della produzione cartaria nazionale avviene a partire da fibre di riciclo, mentre, nel comparto dell’imballaggio, il tasso di circolarità ha raggiunto l’80% in linea con l’obiettivo comunitario dell’85% da raggiungere nel 2030.

Dal 25 esimo Rapporto di Comieco sulla raccolta, riciclo, recupero di carta e cartone, emerge infatti che nel 2019 si è registrato un netto miglioramento dei dati rispetto al 2018:

  1. la raccolta differenziata di carta e cartone viene fatta meglio; la crescita della qualità all’origine è essenziale per garantire il riciclo efficiente della carta e del cartone; dopo anni l’incidenza delle impurità nella raccolta differenziata di carta e cartone svolta dalle “famiglie” torna sotto la soglia del 3%, mentre viene confermata l’eccellente qualità delle raccolte sui circuiti “commerciali”;
  2. va registrata positivamente la crescita del Sud Italia, che supera l’Italia Centrale;
  3. il Nord Italia continua a primeggiare nella raccolta differenziata di carta e cartone.

Per rafforzare realmente l’economia circolare sarà necessario dare vita ai diversi decreti in grado di regolare i rifiuti prodotti da importanti comparti produttivi; sono già allo studio altri regolamenti:

  • pastello di piombo da riciclo di batterie altri rifiuti contenenti piombo;
  • plastiche miste (recupero meccanico e recupero chimico);
  • inerti da spazzamento stradale
  • rifiuti da costruzione e demolizione
  • terreni sottoposti a bonifica tramite bio-remediation e soil-washing
  • oli alimentari esausti
  • vetro sanitario
  • fanghi provenienti da rifiuti organici urbani.
  • vetroresina
  • ceneri di altoforno derivanti dalla produzione di ghisa
  • scarti di acciaieria

Per consultare il testo completo del Regolamento end of waste carta e cartone

Fonte: snpambiente.it


Post Your Thoughts