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L’aria dell’Expo di Dubai sarà più pura con le alghe italiane

L’aria dell’Expo di Dubai sarà più pura con le alghe italiane

Grazie alla tecnologia sviluppata dall’italiana Tolo Green, il Padiglione Italia avrà un impianto a base di alghe per purificare l’aria all’Expo mondiale di Dubai 2021 che si aprirà, pandemia permettendo, dal 1 ottobre 2021 al 31 marzo 2022.

La tecnologia di coltivazione biologica è quella sviluppata dalla società fondata da Gilberto Gabrielli nel 2009, e si applicherà a tre differenti tipologie di microalghe: Spirulina, Dunaliella e Haematococcus.

Cinque grandi vasche di coltivazione delle alghe abbracceranno il perimetro circolare del Belvedere all’interno del Padiglione, per il trattamento di parte dell’aria viziata della struttura espositiva interna. Dopo il trattamento di purificazione, l’aria, ricca di anidride carbonica, nel respiro dei visitatori sarà naturalmente reimmessa nell’ambiente.

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E’ noto infatti che gli organismi vegetali fotosintetici si nutrono di anidride carbonica trasformandola in ossigeno e riducendo quindi l’impatto ambientale della principale responsabile dell’effetto serra. Grazie all’utilizzo di lampade fotosintetizzanti, progettate specificamente per la crescita di microalghe, queste potranno crescere e proliferare anche in ambiente confinato con scarsità di irraggiamento.

In prossimità della passerella percorsa dai visitatori sarà posizionato un laboratorio tecnico dotato di tutta la strumentazione analitica necessaria, grazie al quale sarà possibile osservare il processo di crescita delle microalghe sino al confezionamento del prodotto finito. Per tutta la durata dell’esposizione i visitatori del Padiglione Italia potranno quindi essere informati in tempo reale sui valori del flusso di aria immessa e purificata.

Fonte: impact.startupitalia.eutologreen.it

 

 

 


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